DIASTASI ADDOMINALE
Diastasi addominale: come ridurla
Scopri cos'è la diastasi addominale, quali sono le cause, i sintomi, come fare l'autovalutazione, gli esercizi più efficaci per ridurla
Cos'è la diastasi addominale?
La diastasi addominale è la separazione eccessiva dei muscoli addominali. Spesso, interessa soprattutto i due muscoli più superficiali: i retti. Da qui anche il nome di "diastasi dei retti".
Perchè si verifica
Per restare uniti, i muscoli addominali sono legati tra loro da un tessuto connettivo molto elastico e resistente. Quando il tessuto connettivo perde la sua resistenza ed elasticità, i muscoli si allontanano tra loro provocando la diastasi. Il termine diastasi deriva dal greco e significa infatti "separazione".
La diastasi addominale può interessare sia le donne che gli uomini. Le cause più comuni sono:
Gravidanza
I cambiamenti ormonali che si verificano durante la gravidanza, favoriscono il rilassamento di muscoli e tessuti. Inoltre, il volume e la pressione del feto aumentano e gravano sulla fascia addominale
Obesità
Un aumento eccessivo del peso può provocare uno stiramento dei tessuti che avvolgono i muscoli addominali. Nel tempo, la resistenza di questi tessuti diminuisce provocando la diastasi e prominenza
Sport e sforzo fisico
L'eccessiva ipertrofia e lo sforzo fisico intenso durante alcune attività sportive possono causare la lacerazione della linea alba e degli altri tessuti addominali, quindi la diastasi. Molti body builder ne soffrono, per esempio
I sintomi
L'allontanamento dei muscoli addominali riduce la capacità di contenimento e la corretta funzionalità degli organi interni. Questo può causare gonfiore (soprattutto dopo i pasti), prominenza, ernie, mal di schiena. Con il passare del tempo, anche altre strutture muscolari possono risentirne, come il pavimento pelvico.
Gonfiore e disagio addominale
Ernie ombelicali o epigastriche
Dolore lombare o dorsale
Disfunzioni del pavimento pelvico
In presenza di diastasi, flettendo il busto in avanti si nota una prominenza longitudinale, o "pinna". In condizione di riposo, invece, premendo con le dita al centro dell'addome si può sentire un vuoto e uno sprofondamento verso gli organi interni. La separazione dei retti è visibile anche a occhio nudo nelle persone più asciutte e magre.
E' importante intervenire al più presto per rinforzare la fascia addominale. Il progressivo assottigliamento del tessuto connettivo, può aumentare il rischio di ernie. La perdita di tono addominale, inoltre, puo causare un sovraccarico delle strutture muscolari adiacenti con conseguente dolore lombare, cervicale, dorsale. Anche i muscoli del pavimento pelvico possono indebolirsi e può aumentare il rischio di incontinenza e prolasso degli organi pelvici.
Ginnastica Ipopressiva per ridurre la diastasi dei retti
La Ginnastica Ipopressiva è il metodo più efficace per ridurre la diastasi dei retti e i suoi sintomi. Questa ginnastica particolare è consigliata da medici e chirurghi per le sue esclusive caratteristiche:

Rischi dei metodi di allenamento tradizionali
Gli esercizi addominali tradizionali, come i crunch, sono assolutamente da evitare perchè aumentano la pressione addominale e favoriscono il rilassamento del muscolo trasverso.
Altri esercizi addominali tradizionali, non garantiscono il controllo della pressione intra-addominale e quindi potrebbero essere rischiosi. Inoltre, si concentrano sulla contrazione dei muscoli più superficiali. Un lavoro concentrato solo sui muscoli addominali superficiali potrebbe aumentare l'ipertrofia muscolare, quindi provocare uno stiramento ulteriore del tessuto connettivo e peggiorare la diastasi.
Come ottenere maggiori risultati e ridurre la diastasi
Il tempo è un brutto nemico in questi casi. I muscoli e i tessuti perdono progressivamente la loro elasticità e resistenza. Col passare del tempo, quindi, diminuisce la probabilità di un recupero completo. Se hai scoperto di avere la diastasi, agisci subito. Affidati ad un trainer esperto nella ginnastica ipopressiva che potrà aiutarti a trattare efficacemente la diastasi.
Leggi le testimonianze di chi ha già provato!
TEST: come sapere se hai la diastasi addominale
Puoi sapere se hai la diastasi addominale innanzitutto facendo un'autovalutazione. Per avere una diagnosi più precisa però è meglio rivolgersi ad uno specialista. Si procede poi con un esame diagnostico come l'ecografia addominale.
Istruzioni per l'autovalutazione
Sdraiati su un tappetino a pancia in su, con le gambe piegate e i piedi appoggiati a terra
Metti una mano dietro la testa. Punta le dita dell'altra mano al centro dell'addome, sull'ombelico, in direzione della linea immaginaria che passa dallo sterno al pube
Premi leggermente con le dita sul muscolo addominale rilassato
Solleva la testa e le spalle dal pavimento senza flettere il collo (guarda verso il soffitto)
Cerca di sentire le pareti del muscolo muovendo le dita a destra e sinistra. Man mano che ti sollevi e la contrazione aumenta, si dovrebbe notare una diminuzione dell'incavo tra i due retti
A questo punto, ruota le dita e posizionale trasversalmente in corrispondenza dell'incavo dei retti. Se almeno due dita sprofondano c'è una diastasi. Sarà più o meno accentuata in funzione del numero di dita che vi entrano. Esegui il test sia sopra che sotto l'ombelico. Puoi fare anche più misurazioni seguendo tutta la linea alba
Se, in seguito all'autovalutazione, hai scoperto di avere la diastasi addominale, agisci il prima possibile!
Il "non fare nulla" porterà sicuramente ad un peggioramento della diastasi e aumenterà il rischio di altre disfunzioni
Ginnastica Ipopressiva con il Metodo Caufriez

